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Da Pordenonelegge a Trieste, ‘Breviario mediterraneo’ sulle onde…

26.12.2022 – 10.10 – Fondazione Pordenonelegge, con la curatrice Valentina Gasparet, torna a collaborare con il porto di Trieste, specificatamente l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale tramite la giornalista Vanna Coslovich, per una serie di video-racconti che tratteggino la storia (e le storie) dell’Adriatico. L’evento – Ti porto un libro 2022-2023 – ha già proposto il video-racconto ‘L’onda dell’incrociatore‘, di Pier Antonio Quarantotti Gambini, narrato dalla scrittrice e giornalista Cristina Battocletti. Seguirà il prossimo giovedì 5 gennaio 2023 un appuntamento a tema geografico, con ‘Breviario mediterraneo‘, di Predrag Matvejević. Si tratta di un saggio fondante della storia culturale dell’area multiforme intorno al Mar Mediterraneo. Il primo giovedì del nuovo anno, con messa online sempre alle ore 18.00, lo scrittore e poeta Luigi Nacci ne restituirà alcune pagine: il Mediterraneo, la sua anima frastagliata, le sue infinite varietà di genti scorrono intensamente nel libro di Matvejević.

Il Porto di Trieste si estende anche a terra, non solo sul mare: il set per le riprese del video di Nacci è stato infatti il polo retroportuale e industriale dello scalo, tra la zona di Bagnoli della Rosandra e il canale navigabile.

“Ti porto un libro – ci spiega Luigi Nacci – perché un libro è un porto. Un libro è un molo, da cui le barche partono e fanno ritorno. Un libro è un mare, è il Mediterraneo. Un libro è un oceano da esplorare, con tutti i suoi abissi, le sue onde, e i suoi venti. Un libro è la possibilità di immergersi dentro un mare e diventare creature nuove, di rifarsi. Il libro è una vita nuova a cui affidarsi per diventare nuovi. Ho scelto “Breviario Mediterraneo” di Predrag Matvejević perché è un libro che parla in maniera profonda di Europa, di tutto quello che ci differenzia, ma soprattutto di quello che ci accomuna, e il Mediterraneo è in qualche maniera il legame più grande per noi di questo continente. È un libro che ci parla ancora oggi: sono mesi in cui viviamo una guerra in Europa, e allora questo libro ci parla non solo di pace ma anche di come possiamo essere di nuovo in pace, mediterranei, europei e fratelli”.

[z.s.]

Zeno Saracino

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