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In chiusura di un anno contrassegnato da tantissime iniziative che hanno reso omaggio in Italia e all’estero alla figura di Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita, la mostra che s’inaugura sabato 17 dicembre al Castello di Gemona si occupa di un aspetto non ancora preso in considerazione.

E’, infatti, la prima esposizione dei materiali cartellonistici che furono utilizzati per promuovere l’uscita dei film di Pasolini, non solo quelli relativi alla sua attività di regista ma anche quelli ai quali collaborò come sceneggiatore o attore.

PPP100. Il cinema di Pasolini visto dai manifesti, curata da Luciano De Giusti e Piero Colussi con l’allestimento di Nicole Pravisani e Ivan Marin e realizzata dal Comune di Gemona con la Cineteca del Friuli e il sostegno della Regione, permette di ripercorrere tutta la carriera cinematografica del grande regista e intellettuale di Casarsa attraverso i manifesti, le locandine e le fotobuste originali dell’epoca provenienti per la maggior parte dal Fondo Gianni Da Campo della Cineteca del Friuli più alcuni soggetti di Cinemazero di Pordenone e del George Eastman Museum di Rochester.

La cerimonia inaugurale è in programma sabato alle 11 nella Sala consiliare di Palazzo Boton. A seguire, una suggestiva performance di letture, danza e musica a cura di Maravee Projects, quindi l’apertura della mostra al Castello che resterà visitabile in tutti i fine settimana fino al 10 aprile con il seguente orario: 10-12.30, 14.30-18. Ingresso libero.

Nei quattro piani dell’edificio delle ex carceri del Castello, oltre ai manifesti saranno esposti altri cimeli di grande importanza. Come il bozzetto originale di “Accattone” della collezione di Alessandro Orsucci, una delle collane che Maria Callas sfoggia in Medea, che fu girato in parte a Grado, alcuni costumi indossati dalla grande cantante e attrice nello stesso film, forniti dalla storica Sartoria Tirelli di Roma e disegnati dal grande costumista Premio Oscar Piero Tosi; e sempre da Tirelli arrivano due costumi indossati da Totò nel cortometraggio Che cosa sono le nuvole? del film a episodi Capriccio all’italiana. L’immagine ideata per l’evento è del fumettista pordenonese Emanuele Barison.

La mostra fa capo al progetto generale “Pasolini e l’arte del manifesto cinematografico. Dal Friuli alla Cinecittà di Peressutti…e oltre”, curato dall’assessorato alla cultura del Comune di Gemona e frutto della collaborazione di numerose realtà regionali e nazionali.

Durante le festività è previsto un calendario di aperture straordinarie della mostra.

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