Taxi introvabili, traffico perfino sulla pista ciclabile di Corso Buenos Aires, crisi isteriche, inviti a profusione, alternanza tra «Ciao cara, sei bellissima» e improperi di ogni tipo.
Nella settimana degli eventi di Natale, Milano si trasforma nella città dei cardiochirurghi, nel senso che tutti vivono nella perenne urgenza di un intervento a cuore aperto.
L’hype, come direbbe il tiktoker Sespo, è a mille. Sespo, al secolo Edoardo Esposito ha 23 anni, e il suo obiettivo è diventare attore alla Johnny Depp, mi ha confidato l’altra sera alla cena dello stilista Alessandro Enriquez.
E poi ha aggiunto: «Prima di andare a letto, ogni sera, faccio la skin care», lasciando adoranti il pierre di Moschino Andrea Caravita e perfino La Ghey (se non conoscete il suo profilo Instagram, andate ad aggiungerlo).
Il mio telefono è bollente ma non posso lanciarlo come vorrei. Stasera c’è il party natalizio di Armani che sull’invito, come dress code, chiede il Black Tie.
Che andrebbe pure bene se fosse l’unico evento a cui presenziare, ma io all’aperitivo ho la tombola benefica per il canile dei pitbull e dubito sia il caso di andare lì vestita da sera.
«Non so se indossare camicia e papillon, o se interpretarlo in maniera più easy. Tanto nessuno sarà lì con uno smoking come Cristo comanda, già lo so», polemizza in chat Filippo Cirulli.
Ciò mi lascia ancora una speranza, mentre sto per fare cinquina e osservo i miei jeans attillati neri che uso come passpartout.
QUADRILATERO
Ieri mattina ho aperto gli occhi con un messaggio di Lavinia Fuksas. Mi invitava, di lì a poco, ad accompagnarla all’inaugurazione della Piazza del Quadrilatero, nuova mecca dello shopping con doppia entrata, una da Corso Venezia e l’altra da Via Sant’Andrea.
«Ferruccio, Giovanna, Leonardo e Massimo Ferragamo con Diego di San Giuliano e Angelica Visconti invitano all’inaugurazione».
Solo a mettere a fuoco l’invito ho impiegato dieci minuti. Persino l’Arcidiocesi ha dato il permesso a ristrutturare lo spazio, e infatti oltre al sindaco Beppe Sala a presenziare c’era anche Don Roberto, mi ha raccontato Lavinia.
Io alle 10 non ce l’ho fatta, abbiate pietà. In compenso, qualche ora dopo, sono stata al lunch organizzato da Costanza Caracciolo all’Hotel Senato.
Lei, siciliana a cui non manca la battuta, odia essere definita ex velina e moglie di Bobo Vieri. Così ha ideato un suo brand per capelli che vende online, Coistel dall’acronimo del suo nome con quello delle figlie Isabel e Stella.
«Bobo è ai mondiali di calcio in Qatar», mi ha detto accogliendomi con un bicchiere di Franciacorta mentre avevo ancora indosso il cappotto, motivo per cui mi è sempre stata simpatica.
«È stato lui ha spingermi a fare impresa. Certo, io mica sono lui, che quello che tocca trasforma in oro. Non è stato facile creare un marchio da sola», spiegava, mentre io pensavo solo che una donna capace di trasformare un tombeur de femmes in un marito e padre amorevole, è in grado di fare tutto.
IDEE REGALO
Ho ritrovato Lavinia Fuksas alla degustazione di vini a Palazzo Clerici, invitate dalla pierre di food Alessia Rizzetto.
In queste feste di Natale va di moda ospitare il compositore Piero Salvatori, che già il giorno prima aveva suonato all’evento di Dior al cospetto di tutta la Ferragni Family.
Oggi è qui a suonare pianoforte e violoncello mentre noi degustiamo tre bianchi e tre rossi veneti.
Lavinia intanto mi mostra la pagina Instagram Chevre Toy Miniature, l’animale da compagnia che vorrebbe in regalo per Natale: una capra che bela e sta in una mano.
Una visione che mi ha fatto venire voglia di tornare a casa ad abbracciare il mio grosso cane, e rinunciare al resto della serata.
Mentre cammino coi tacchi per raggiungere la metro – chiamare i taxi è ormai “mission impossible” – mi scrive Giovanni Corrado e dice che cenerà a Casa Cipriani.
Vi basti sapere che quella sera c’era una ricca tavolata di amici, tra cui Barbara D’Urso e Flavio Briatore, gli unici nomi che ha saputo dirmi Corrado l’indomani.
Io sono rimasta a casa ma ero giustificata, la sera precedente avevo fatto una specie di giro della morte.
La prima tappa era l’evento di Universal Music allo Spirit de Milan, quelle feste della musica che, come dice la collega Maria Elena Barnabi, per noi donne sono una manna dal cielo: «Incontri solo cisgender col coltello tra i denti».
Certo, devi avere lo sguardo vigile per capire chi si nasconde sotto i piumini da rapper e le papaline.
Io ho avvistato Emma, il cantante dei Rosa Chemical e perfino Dente. La stessa sera poi, temerarie, siamo passate al party dell’agenzia Newco di Francesco Facchinetti.
Ho visto ballare in pista Giulia De Lellis e Benjamin Mascolo, esibirsi sul palco Mr Rain che sarà a Sanremo e il gruppo Il Pagante con cui per mesi ho condiviso lo stesso personal trainer, non con gli stessi risultati.
Mentre ero in fila al bar ho incontrato persino Laura Ribas che mi ha salutato con calore senza neppure conoscermi, poi a un tratto ho capito: ha affinato una tecnica per passare avanti a tutti, tanto che a un certo punto ho chiesto a lei di prendere i drink.
Intanto bad news, come direbbe l’amica Elena Ghisolfi, che in questi giorni è fuggita a Sankt Moritz per evitare gli inviti: ha appena scritto in chat Jacopo Durazzani, di nobili natali fiorentini e organizzatore di eventi dove quasi tutti gli ospiti hanno il doppio cognome.
Sul dress code di questa sera da Armani è categorico: «Ragazzi, l’invito è chiaro. Black tie».
Saluto i pitbull, dei taxi non vi dico, affitto un Cityscoot sotto la pioggia e passo a casa a cambiarmi.
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