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“Quando sarà il momento, al momento giusto faremo fare una brutta fine a Gratteri e ai suoi collaboratori”. L’ennesima minaccia per il capo della procura antimafia di Catanzaro arriva dagli uomini dei clan di ‘ndrangheta del vibonese imputati nel processo Rinascita Scott.  

A riferirla è Antonio Genesio Mangone, 58enne originario di Cariati, in Calabria, ma da tempo residente in Veneto, dove è impantanato in un processo sulle infiltrazioni dei clan crotonesi in regione.

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