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Vittorio Veneto, disabile multata vicino al comando dei vigili: “Stavo restituendo un portafoglio, avevo pure avvisato”

Camerin: “Il suo pass scaduto nel 2020”

| Roberto Silvestrin |

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polizia locale vittorio veneto

VITTORIO VENETO – Michela (usiamo un nome di fantasia) è invalida all’80% e fa fatica a camminare. Purtroppo una malattia degenerativa la costringe a deambulare con il bastone. “Questa mattina ho trovato un portafoglio in mezzo alla strada – spiega la 64enne vittoriese -. Stavo guidando l’auto lungo via Antonello da Serravalle e mi sono fermata a raccoglierlo. A quel punto ho deciso di portarlo al comando della polizia locale di Vittorio Veneto”. Di solito la donna riesce a fare solo 20 metri a piedi, poi è costretta a sedersi. “Sono arrivata nei pressi del comando – racconta la donna -. Purtroppo il posto per le persone invalide era occupato, quindi ho parcheggiato l’auto in uno degli stalli riservati alle macchine dei vigili. So di aver sbagliato, ma altrimenti avrei dovuto parcheggiare troppo lontano. Ad ogni modo in quel posto ci stava tranquillamente un’altra auto”.

“Sono entrata e ho fatto presente che avevo parcheggiato nello stallo riservato alla polizia locale – aggiunge Michela -. Ho consegnato il portafoglio e ho aspettato il verbale. Sono stata dentro una ventina di minuti. Quando sono uscita, ho trovato la multa”. “Un vigile è uscito e ho chiesto spiegazioni – racconta ancora la 64enne -. Mi ha detto che lì non si poteva parcheggiare. Subito dopo ho telefonato al comando e ho chiesto ancora spiegazioni, ma mi hanno detto di inviare una mail. Il pass per disabili era esposto ed era visibile”.

Oggi pomeriggio Ezio Camerin, comandante della polizia locale di Vittorio Veneto, ha chiarito la questione. “Il pass per disabili della signora risulta scaduto nel 2020 – dichiara -. Quei permessi hanno una validità di 5 anni. Non sono mai state fatte multe a disabili dotati di un pass valido. La nostra città ha mostrato sempre grande solidarietà nei confronti delle persone diversamente abili”. Purtroppo Michela è stata anche sfortunata, perché avrebbe parlato con tre agenti in tre momenti diversi della vicenda.

“Non lo sapevo – riferisce la signora -. Andrò a rinnovarlo. Ad ogni modo non è per la multa, è una questione di principio. Le mie condizioni non sono migliorate in questi anni. Ho agito in base al mio senso civico e purtroppo sono stata multata. Non è colpa di un disabile se nasce disabile”.

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