19.12.2022 – 15.55 – L’Urban Center di Trieste si conferma nel 2022 la ‘casa comunale delle start up’: 144 eventi, 1100 visitatori, 3200 presenze online e ancora 10 eventi entro la fine dell’anno.
Il report presentato oggi conferma il sostanziale successo del piccolo centro di Via Cavour, giunto al secondo anno di attività; allo stadio attuale l’Urban Center sembra orientato verso l’intersezione tra scienza e medicina, con l’enfasi sul settore BioHighTech; ma non mancano approfondimenti a favore del Digital HighTech e del Fablab, un laboratorio con tecnologie di ultima generazione (stampanti e scanner 3D, principalmente).
Il report è stato presentato dal Vicesindaco Serena Tonel, dall’Assessore comunale all’Innovazione Tecnologica e Transizione digitale, Michele Lobianco e dal direttore del Dipartimento Innovazione e Servizi al cittadino, Lorenzo Bandelli.
Tra gli eventi del 2022, meritano di essere menzionati l’edizione corrente di EuroBioHighTech, appuntamento annuale di networking tra realtà innovative del settore della sanità intelligente; due edizioni dell’AI Job Fair, evento di networking nel campo dell’intelligenza artificiale e del machine learning; l’evento sulle smart cities, con particolare riferimento agli effetti concreti che la digitalizzazione porta nella vita dei cittadini.
‘Casa delle start up’ di nome e di fatto, perché il Comune di Trieste ha favorito, tramite l’Urban Center, l’insediamento nei propri spazi di 19 startup, 17 nazionali e 2 internazionali.
Nel campo della sanità ‘digitalizzata’, troviamo Feature Jam, MyTwin Care, Optimens e Sbrex; nel settore invece delle biotecnologie e della ricerca farmaceutica c’è Nanodent; nel campo molto più largo dell’informatica si sono inserite Abuy, Carchain, D-ETECH, Easting Electronics, EVTECH4U, Gip84, HAURA, Kostja Klabjan, Skyproxima e VisionQub.it. Il settore della terapia veterinaria annovera Bioingredients Research e Sensosan, mentre il settore della diagnostica e del biomedicale comprende NanoPhoenix e WonderGene. Si tratta di settori in forte espansione, caratterizzati dalla volontà di fondere le ricerche sanitarie con le ultime novità nel campo della rivoluzione artificiale 4.0.
“Abbiamo assegnato all’Urban Center – ha dichiarato il Vicesindaco e Assessore alle Politiche Economiche del Comune di Trieste, Serena Tonel – il compito di promuovere l’incontro tra scienza ed economia, in particolare nel settore dell’high tech e del bio high tech e i risultati illustrati non fanno che dimostrare come l’intuizione e gli investimenti pubblici siano stati corretti e vincenti, indirizzati a potenziare non solo i settori principali di riferimenti ma anche tutto il tessuto economico cittadino. L’innovazione anche delle imprese già esistenti sul territorio è un processo che deve essere stimolato e costantemente alimentato e su questo fronte l’UC ha un mandato strategico fondamentale. Il ringraziamento va anche ai partner privati del Comune che hanno colto gli indirizzi e li stanno portando avanti al meglio, con ottimi risultati”.
“La scelta politica di dedicare il vecchio magazzino del sale di Corso Cavour a contenitore di contaminazione di tecnologie innovative – ha affermato l’Assessore all’Innovazione e Digitalizzazione del Comune di Trieste, Michele Lobianco – è stata lungimirante e ha visto la nostra Città al pari delle città nord europee. Urban Center è tessera di un puzzle di straordinario cambiamento innovativo del Porto Vecchio di Trieste, strumento e sfida allo stesso tempo. Dove il Comune di Trieste ha fornito con lungimirante visione lo strumento, la sfida è stata colta, ed è colta con successo dai risultati ottenuti. La navigazione continua con una rotta precisa, la costante crescita nella competizione per eccellere”.
“Il 2022 – ha rilevato Elisabetta Borello, Co-Founder, VP Strategy & External Relations, Bio4Dreams – ha visto l’Urban Center popolarsi con un importante numero di startup, tra cui alcune straniere, superando gli obiettivi previsti dal bando di gestione del Centro. Il successo delle azioni portate avanti con l’Amministrazione comunale e i risultati ottenuti pongono solide basi di sviluppo dell’Urban Center che in questi due anni, nel tessuto triestino, ha assunto una posizione di catalizzatore dei temi che ruotano intorno al sistema dell’innovazione e delle startup. Il 2023 consoliderà e amplierà ulteriormente lo spettro d’azione del Centro e aprirà a nuove opportunità di sviluppo sinergiche nei settori BioHighTech e Digital HighTech”.
[z.s.]