Tosi (FI): “Sgarbi troppo drastico. La stella simbolo del Natale di Verona, va ancora autorizzata, ma con un protocollo operativo per la sicurezza” – Il Giornale dei Veronesi

Roma 24 gennaio ’23.  Flavio Tosi, deputato di Forza Italia e già Sindaco di Verona, non è d’accordo con quanto affermato dal Sottosegretario alla Cultura Sgarbi a seguito della caduta di un pezzo della Stella dentro l’Arena di Verona. Secondo Sgarbi proprio l’installazione della Stella dentro l’anfiteatro in futuro non dovrà più essere autorizzata.

“Sgarbi è Sottosegretario del nostro Governo, uomo di profonda cultura e autorevole critico d’arte, tuttavia in questo caso ha preso una posizione che giudico affrettata e troppo drastica” commenta Tosi. Per il parlamentare forzista, “non si deve gettare il bambino con l’acqua sporca, l’incidente invece suggerisca di sottoscrivere un protocollo operativo che implementi i livelli di sicurezza di montaggio e smontaggio della struttura”.  

“La Stella – dice Tosi – da tempo è un simbolo per i veronesi, un pezzo del loro Natale, è tradizione, cultura e anche volano turistico per la città, non si possono cancellare quasi 40 anni per un incidente nato probabilmente da un grave errore umano, forse favorito anche dal fortissimo vento che si è abbattuto lunedì su Verona. E’ chiaro che in quelle condizioni metereologiche spostare pezzi che pesano tonnellate è difficile e ragionevolmente andava proprio evitato. Ma in quasi 40 anni che c’è la Stella non è mai successo nulla, non autorizzare più la sua installazione sarebbe come vietare il traffico veicolare al primo incidente d’auto. Non facciamoci trascinare dall’onda emotiva”.

Tosi ricorda infatti che “in tutto il mondo si sono trovati sistemi di ultima generazione per installare in totale sicurezza strutture anche molto più complesse e pesanti ovunque, anche in prossimità dei monumenti. Non casualmente per decenni più Sovrintendenti hanno confermato l’autorizzazione a posare la stella, la quale non lede assolutamente l’anfiteatro. E’ presumibile che a fare danno sia stata la superficialità nel sottovalutare le condizioni meteo, ma per valutare e quantificare le responsabilità c’è la magistratura”.

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