Sono bastate poche ore per decidere di inserire nel Decreto Milleproroghe la norma che prolunga per un anno la apprezzatissima possibilità di inviare ai cittadini le ricette mediche via mail o cellulare. Nella bozza dell’atto di martedì sera non c’era alcun riferimento alle prescrizioni cosiddette dematerializzate. Dopo le proteste dei medici, a partire dal sindacato di quelli di famiglia Fimmg ma anche dalla Federazione degli ordini (Fnomceo), dei farmacisti, di associazioni di pazienti, delle Regioni e di esponenti politici, si è deciso di inserire il passaggio dedicato alle ricette.