Monsignor Georg Gaenswein, storico segretario di Benedetto XVI, ha criticato Papa Francesco in merito alla cosiddetta “messa in latino”, affermando che una decisione del Papa regnante aveva “spezzato il cuore” all’emerito.
Benedetto XVI nel 2007 aveva liberalizzato il ricorso al messale pre-conciliare con la lettera apostolica “Summorum Pontificum”, pietra angolare di una strategia di appeasement con i lefebvriani, in rotta con il papato dal Concilio vaticano II in poi.