Raid anarchico, a Trento iniziata la pulizia dei muri imbrattati
Vetrine, bancomat, targhe: mobilitate due squadre dell’Ufficio manutenzione strade. Incaricata una ditta specializzata nei restauri dei palazzi storici. La condanna di Confcommercio: «Scempio e violenza»
IL CORTEO. Mobilitazione per l’anarchico al 41bis
LE FOTO. Scritte su palazzi e vetrine in tutto il centro storico
LE REAZIONI. La rabbia dei negozianti: “Brutto segnale di impunità”
TRENTO. È stato un sabato di lavoro per gli operai dell’Ufficio manutenzione strade del Comune di Trento. Dalla mattina sono state mobilitate due squadre (cinque persone) per verificare lo stato dei palazzi del centro storico, imbrattati durante il corteo anarchico di venerdì 20 gennaio in solidarietà all’anarchico Alfredo Cospito detenuto a Sassari al 41bis.
Le conseguenze del raid vandalico – riferisce il Comune – sono state pesanti, con muri, targhe e vetrine imbrattate. Durante un primo sopralluogo assieme agli agenti della polizia locale, gli operai hanno mappato le scritte per poi iniziare a porvi rimedio, coprendo provvisoriamente i messaggi offensivi contro lo Stato e la polizia e iniziando il lavoro di rimozione da vetrine, bancomat e targhe di ottone.
L’amministrazione comunale ha incaricato una ditta specializzata, esperta anche in restauri, per un primo intervento sui muri dei palazzi storici. Già prima di sera i muri imbrattati sono stati ricoperti con una vernice impregnante, che sarà la base su cui la prossima settimana verrà steso il colore originario degli edifici.
Intanto Confcommercio Trentino condanna i gesti di vandalismo. “Quello a cui abbiamo assistito è ingiustificabile: se in una società civile è diritto di ciascuno manifestare per i motivi che ritiene, è assolutamente uno scempio e una violenza verso il vivere comune quella di imbrattare e rovinare edifici storici e vetrine dei negozi. Rovinare e danneggiare i negozi, ma anche gli edifici privati e pubblici, è un gesto inutile, grave e profondamente irrispettoso, che in automatico rende odioso all’intera cittadinanza chi manifesta e le ragioni per cui lo fa”, afferma il vicepresidente vicario Massimo Piffer. “Se si sceglie di sfilare per le vie del centro per attirare maggiore attenzione, bisogna considerare che i commercianti di quelle stesse vie si adoperano quotidianamente per rendere attrattivo e vivibile il centro cittadino”, conclude Piffer, chiedendo che i responsabili siano individuati e sanzionati.