Al presepe di quest’anno ha cominciato a lavorare lo scorso marzo: l’uliveto da una parte, il porto dall’altro e poi tutti i personaggi, ognuno col suo sguardo particolare, gli abiti dell’epoca, gli arnesi del mestiere. Lo ha fatto seduto davanti alla scrivania, nella sua cameretta, nei momenti di pausa dallo studio, elevando la fantasia a strumento di creazione.