I cinque quesiti referendari, su cui gli italiani potranno esprimersi il 12 giugno, agitano i magistrati. Ma c’è chi, tra i togati, spinge per andare a votare per “smetterla di lamentarsi della mala giustizia”

I cinque quesiti referendari, su cui gli italiani potranno esprimersi il 12 giugno, agitano i magistrati. Ma c’è chi, tra i togati, spinge per andare a votare per “smetterla di lamentarsi della mala giustizia”