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Ex Sloi: due milioni da Roma per mappare i veleni

finanziaria

Approvato l’emendamento firmato dalle deputate Ferrari (Pd) e Cattoi (Lega). Lo Stato pagherà una analisi geognostica del terreno per scoprire dove è inquinato e dove no 

TRENTO. È stato approvato giovedì in commissione bilancio alla Camera dei Deputati, dove in questi giorni si sta svolgendo la discussione sulla manovra finanziaria, un emendamento dell’Onorevole del Partito Democratico trentino Sara Ferrari che destina 2 milioni di euro a «interventi di progettazione ed esecuzione della campagna di sondaggi geognostici volta ad individuare con precisione l’estensione e la profondità delle sostanze inquinanti» presenti nelle aree ex Sloi ed ExCarbochimica, che saranno parzialmente interessate dalla realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Trento.

Si tratta di un ulteriore stanziamento da parte dello Stato, finalizzato a sostenere, integrare ed estendere gli approfondimenti già in corso, per valutare con maggiori elementi di conoscenza come affrontare anche la bonifica generale dell’area, che ad oggi risulta tra i siti più inquinati d’Italia.

L’emendamento, sottoscritto anche dall’Onorevole trentina della Lega Vanessa Cattoi, mira a compensare le «carenze documentali e le lacune nell’analisi ambientale» che l’Agenzia provinciale per la Protezione dell’ambiente trentina ha rilevato nel progetto di fattibilità tecnico economica dell’opera: tale progetto è stato presentato da Rete ferroviaria italiana, e riguarda in particolare la possibilità di intervenire sulle aree inquinate adiacenti alla linea ferroviaria.

Una più approfondita conoscenza della tipologia dell’inquinamento presente nel sito di interesse nazionale di Trento nord, della sua estensione e della profondità risulterà fondamentale per garantire i più adeguati interventi di tutela della popolazione, sia in occasione dello scavo, previsto in ambiente confinato per prevenire la dispersione di veleni nell’aria causata dalla movimentazione di ingenti quantità di terra, sia nelle fasi successive di bonifica.

«L’intervento previsto su di un’area così compromessa dal punto di vista ambientale che si trova in piena città, impone di allargare le indagini del terreno e delle caratteristiche precise del suo stato di inquinamento, per dare garanzie agli abitanti e all’ambiente – afferma l’onorevole Ferrari – È interesse di tutte le istituzioni pubbliche che l’operazione venga fatta con la massima attenzione e senza risparmiare sulle valutazioni: ecco perché ho voluto un ulteriore finanziamento statale per gli accertamenti, perché siano sostenute e potenziate le indagini attualmente in corso, indispensabili ad assicurare, senza problemi di risorse, la massima tutela per la salute dei cittadini e delle cittadine e dei lavoratori e per studiare quale progetto di bonifica integrale sia possibile e realistico per l’area del futuro bypass».

 

Giovani

Con le sue 1.500 pecore trascorre l’inverno in Veneto fra le provincie di Padova, Treviso, Venezia, Belluno. Da tre settimane è diventato papà. Racconta: «Per me non è un lavoro, ma una scelta di vita anche se sono cosciente che comporta molti sacrifici»


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