Pessime notizie per molte famiglie, che dovranno far fronte a nuovi aumenti nonostante la situazione economica già estremamente difficile. Il Consiglio di Stato, infatti, ha accolto l’istanza di IREN che chiedeva di sbloccare gli aumenti delle tariffe di gas ed energia elettrica. Tale decisione consentirà ora, alle aziende di applicare gli aumenti che erano stati annunciati ai clienti nei mesi scorsi relativamente ai contratti in scadenza che, invece l’AGCM aveva sospeso.
Si tratterebbe di aumenti a tre cifre, insostenibili per molti utenti. La misura riguarda gli utenti con contratti a libero mercato. L’applicazione degli aumenti è, in ogni caso, una facoltà che le aziende potranno o meno esercitare, mentre la partita non è chiusa perché si attende la sentenza di merito del TAR del Lazio che arriverà a febbraio.
Federconsumatori auspica una conferma del pronunciamento di AGCM che blocca tali aumenti, in caso contrario il Decreto Aiuti Bis, che prevedeva la sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti relative alla parte economica, sarebbe svuotato di qualsiasi seria efficacia e ridotto a poco più che carta straccia.
Per questo chiediamo che il Governo e il Parlamento pongano attenzione sulla questione, anche prevedendo una modifica normativa che sia in grado di chiarire i numerosi dubbi interpretativi, da inserire in una delle disposizioni collegate alla Legge di Bilancio.
In ogni caso, la logica dell’aiuto emergenziale, che è indispensabile anche oggi e che aveva presieduto alla norma impugnata da IREN, purtroppo non ben scritta rispetto alla varia casistica contrattuale, offre comunque spazi importanti di intervento a tutela dei consumatori. Tutela che può essere realizzata con diverse modalità, in una dimensione temporanea, per poi trovare un equo punto di equilibrio degli interessi quando il mercato si sarà stabilizzato.
Per questo, Federconsumatori, congiuntamente alle principali Associazioni di tutela, aveva nei giorni scorsi chiesto alle Aziende interessate dai provvedimenti di AGCM di aprire un confronto, a questo punto più che mai urgente, che chiediamo ad Arera di facilitare.
Riteniamo, però, necessario, in questa fase, insistere con lo stop ai distacchi per morosità e con le lunghe rateizzazioni, anche attraverso una garanzia pubblica a prestiti bancari finalizzati, per famiglie e piccole e medie imprese.