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Dopo la nevicata fioccano le polemiche, Malandrone: “Non possiamo più trovarci in una situazione simile” – ATNews.it

Il consigliere di Ambiente Asti commenta: “Mettiamo che ci troviamo di fronte ad un inverno rigido. Apriamo le scuole a singhiozzo? Assistiamo alle scene di caos come quelle viste ieri?”

di – 16 Dicembre 2022 – 17:00

La nevicata di ieri, giovedì 15 dicembre, non è di certo passata inosservata agli astigiani, soprattutto quelli che si sono ritrovati in auto bloccati in lunghe code. L’onda lunga della neve ha però portato anche ad alcune riflessioni da parte dell’opposizione. Il consigliere di Ambiente Asti, Mario Malandrone, ha analizzato la risposta dell’Amministrazione e il comportamento che ha tenuto durante la giornata di ieri.

“Due sono le cose che ho notato in occasione di quello che è successo ieri – esordisce il consigliere – la prima è quella riguardante lo stato dei viali e dei marciapiedi di competenza del Comune questa mattina. Era evidente che fossero completamente impraticabili perchè completamente ghiacciati. Nessuno, quindi, si è occupato di spalare la neve e gettare il sale. Se il Comune non fa la propria parte, rischiamo, come spesso succede di riscontrare un effetto negativo di emulazione da parte dei privati”

Però i disagi dovuti alla neve non sono solo colpa del Comune. Insomma, secondo Malandrone, i frontisti, che per ordinanza sindacale devono sgombrare i marciapiedi dalle neve, siano essi  pubblici esercenti che residenti, possono aver pensato, vedendo l’incuria da parte del Comune:  “Ma se non pulisce il Comune perchè devo pulire io?“. Anche in questo caso, però, si sono osservati cittadini che hanno sgombrato correttamente dalla neve così come episodi di menefreghismo.

“Secondo elemento che voglio mettere in risalto è quello riguardo l’ utilizzo del sale – continua Malandroneabbiamo assistito sui social a un dibattito delirante ma sappiamo che il sale utilizzato per la viabilità serve a evitare il congelamento. Anche in questo caso era evidente a tutti che le operazioni di prevenzione  sul manto stradale non sono state effettuate con evidenti disagi sulla circolazione”.

Sindaco e assessore hanno affermato come molti automobilisti fossero per strada con le gomme estive, creando così disagi al traffico. “Questo continuo scaricabarile sugli astigiani mi sembra un po’ impavido – risponde – se esiste un obbligo di montare gomme invernali o avere catene a bordo perchè nessuno lo fa rispettare. Ci sono i controlli? A me pare di no. Ripeto, esiste sicuramente un dovere civico da parte di tutti ma sta anche all’Amministrazione fare la sua parte. Forse era più onesto comunicare che la nevicata, come è stato, è stata più intensa del previsto, ha colto tutti di sorpresa e invitare quelli che non erano attrezzati a stare a casa, dal momento che il fondo stradale non era pronto”. 

Anche sulle modalità di comunicazione della chiusura delle scuole Malandrone è critico: “Io capisco la pressione social e mdiatica che ha portato il sindaco a prendere questa decisione, con il senno di oggi forse non necessaria. Capisco anche che alle otto di ieri sera la situazione di questa mattina non era ancora preventivabile. Quello che contesto però sono le modalità di comunicazione, purtroppo usate oggi da molti esponenti politici: prima il contesto social, con la diretta e i riflettori accesi sul messaggio, e poi dopo qualche ora, l’ordinanza vera e propria che invece ha valore legale per chi, come me . lavora nel mondo della scuola. Forse sarebbe meglio invertire i fattori. Prima l’ordinanza e poi le dirette FB e le telefonate”. 

Per concludere, l’esponente di Ambiente Asti si augura che queste situazioni non si ripetano: “Mettiamo che ci troviamo di fronte ad un inverno rigido. Apriamo le scuole a singhiozzo? Assistiamo alle scene di caos come quelle viste ieri? Purtroppo la storia dell’impreparazione davanti alla neve è lunga e va molto più indietro rispetto alle ultime Amministrazioni. Bisognerebbe affrontare il problema in maniera seria una volta per tutte, e non sull’onda sempre di quello che avviene”

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