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Diversamente C.H.E.F.: mezze maniche con batata e fagioli giganti

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Mezze maniche con batata americana, cozze e fagioli giganti

Le differenze di reddito da sempre segnano una netta demarcazione tra le varie classi sociali. La disuguaglianza che ne risultava si ripercuoteva anche a tavola, soprattutto nei periodi legati a crisi economiche o alle carestie. Come nel caso delle popolazioni contadine della nostra penisola all’indomani del secondo conflitto mondiale quando la carne era merce rara, per cui si ricorreva sempre più spesso al consumo dei legumi. E soprattutto dei fagioli che, per la loro consistenza e l’elevato contenuto proteico, si guadagnarono ben presto l’appellativo di carne dei poveri.

Coltivati in Messico fin dal 5.000 a.C., i fagioli erano considerati come un simbolo di immortalità grazie alla loro prerogativa di riacquistare freschezza in seguito ad una lunga immersione in acqua. Dopo la scoperta dell’America vennero portati sul Vecchio Continente e, a partire dal XVI secolo, si diffusero in tutti i Paesi europei. In Italia vengono coltivati soprattutto in alcune regioni settentrionali e centrali , oltre a numerose varietà regionali. Tra queste, una delle più apprezzate negli ultimi anni è rappresentata dai fagioli Diavoli di Castelluccio di Norcia, prodotti in Umbria Caratterizzati da generose dimensioni e da un colore particolare: la buccia tenera, la polpa carnosa e il sapore inconfondibile, lo rendono un ingrediente prelibato adatto alla preparazione di svariati piatti.

L’elevato contenuto di fibre consente di raggiungere prima il senso di sazietà, e quindi di contenere le quantità di calorie. Per la nostra ricetta abbiamo utilizzato i fagioli Diavoli per realizzare una versione gourmet della classica “Pasta con patate, fagioli e cozze”, abbinandoli alla batada americana (la classica patata dolce americana), trasformata in una appetitosa salsa cremosa, e alle gustosissime cozze tarantine.

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