Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da 115 giorni, è stato trasferito “in via precauzionale” nell’ospedale San Paolo di Milano, in una stanza per i detenuti in regime di 41bis. E ora si apre il dilemma sulle cure. Il ministero della Giustizia guidato da Carlo Nordio ha fatto sapere di aver inviato il 6 febbraio al Comitato nazionale di bioetica un quesito relativo alle disposizioni anticipate di trattamento, qualora arrivino da un detenuto che in modo volontario abbia deciso di porsi in una condizione di rischio per la salute e che indichi il rifiuto o la rinuncia ad interventi sanitari anche salvavita.
