17.12.2022 – 10.00 – Il Consiglio regionale ha approvato la manovra finanziaria per il 2023 con i voti favorevoli della maggioranza di Centrodestra e il voto contrario di Pd, Movimento Cinque Stelle, Patto per l’Autonomia, Cittadini e Open Sinistra Fvg, mentre il consigliere del Gruppo Misto Walter Zalukar ha scelto l’astensione giudicando in modo negativo gli interventi nel campo della sanità.
Il via libera ai ddl 182 (Collegata), 183 (Stabilità) e 184 (Bilancio di previsione 2023-2025) è l’ultimo grande atto di programmazione finanziaria della Giunta guidata dal governatore Massimiliano Fedriga, a pochi mesi dalla conclusione della legislatura. La manovra di bilancio approvata dal Consiglio regionale può contare su 5 miliardi e 80 milioni di euro.
ATTIVITÀ PRODUTTIVE – Per stimolare gli investimenti industriali, vengono stanziati 3,7 milioni fin dal 2023 per scorrere le graduatorie di Rilancimpresa. Altri 3,5 milioni andranno alle piccole e medie imprese del terziario, per il tramite del Centro di assistenza tecnica (Catt). Con gli emendamenti sono stati assegnati 900mila euro alle società sportive del settore natatorio, a ristoro dell’aumento dei costi energetici, mentre 500mila euro andranno a sviluppare i progetti per l’imprenditoria femminile. 300mila euro serviranno ad adeguare la rete infrastrutturale del Consorzio di sviluppo economico del Ponterosso. La nuova società Fvg Plus verrà finanziata con 1 milione all’anno nel prossimo triennio.
TURISMO – La manovra assegna 3 milioni di euro nel triennio ai voucher Turesta, per incentivare i pernottamenti in Fvg. Contributo di 1,3 milioni a Udine per l’organizzazione dell’Adunata nazionale degli alpini: in vista dell’evento, 300mila euro saranno destinati ai Comuni dell’hinterland che intendessero realizzare o gestire aree di sosta temporanea per camper e caravan. 300mila euro andranno a incrementare il budget della valorizzazione dei siti archeologici. Destinati 450mila euro a Promoturismo per studi di fattibilità sulla captazione di acque termali. Stanziati poi 170mila euro per interventi di ristrutturazione e riqualificazione delle aree comuni di marine, darsene e porti turistici.
AGRICOLTURA – Una posta importante del bilancio sono i 40 milioni trasferiti al nuovo Organismo pagatore, che potrà gestire 7,4 milioni già nel 2023. Altri 50 milioni, sempre nel triennio, serviranno a favorire lo sviluppo del comparto agricolo e forestale nell’ambito del Piano strategico nazionale. Altri 7 milioni sono destinati a efficientare la rete distributiva irrigua, mentre 1 milione viene previsto per l’installazione di dispositivi di regolazione del flusso dei pozzi artesiani. Ulteriori 250mila euro sono assegnati all’Ente tutela patrimonio ittico per l’efficientamento energetico della sede di Udine. Con gli emendamenti sono entrati nella manovra 7 milioni per i Consorzi di bonifica produttori di energia a ristoro del caro-prezzi, e per lo stesso motivo 4 milioni alle aziende agricole che producono latte bovino e bufalino, oltre a 900mila euro per progetti di riqualificazione dei terreni montani.
AMBIENTE – 55 milioni di euro vengono destinati a garantire il cosiddetto super-sconto carburanti nel 2023, mentre quasi 24 milioni serviranno alla riorganizzazione dell’Arpa e 10 alle operazioni di dragaggio. Due milioni vengono destinati al finanziamento della progettazione di parchi tematici, mentre 1 milione servirà alla manutenzione dei corsi d’acqua di competenza comunale. Una posta di 300mila euro servirà alla prevenzione del rischio frane. Con un emendamento, 1 milione è stato destinato all’efficientamento energetico del centro internazionale di biathlon Carnia Arena.
INFRASTRUTTURE – Un contributo straordinario di 2 milioni e 500 mila euro al comune di Sutrio per il rifacimento del ponte di Nojaris di collegamento con la SS52 bis carnica, l’anticipazione di 3 milioni di euro agli enti locali per la copertura del quadro economico dei progetti già finanziati da fondi Pnrr. Oltre 3 milioni di euro per risolvere le criticità del trasporto pubblico locale, come la grave carenza di autisti o l’aumenti dei prezzi carburanti ed energetici. Previsto, infine, uno stanziamento di 400.000 euro per l’anno 2023 per concedere contributi straordinari ai proprietari di capannoni industriali per la demolizione dei fabbricati dismessi e per la contestuale rigenerazione dell’area.
CULTURA – Un budget di 500mila euro servirà ad aiutare biblioteche pubbliche e private, sale cinematografiche e centri culturali per far fronte al caro-energia. Sostegno anche alla Fiera regionale della cultura e creatività (150mila euro nel triennio) e al Museo regionale etnografico storico sociale (350mila). Nell’ambito dell’avvicinamento a Gorizia-Nova Gorica capitale europea della cultura, vengono stanziati 1,5 milioni per completare i lavori relativi all’accessibilità del Palabigot di Gorizia.
SPORT – La manovra ha introdotto all’unanimità lo Sport bonus, ovvero il credito d’imposta concesso a chi effettuerà donazioni per progetti di promozione, organizzazione e valorizzazione degli impianti sportivi: lo stanziamento è di 1 milione. Unanime anche il sostegno al Campionato carnico di calcio, con 135mila euro destinati all’ente capofila, la Comunità montana della Carnia. Stanziati poi 2,5 milioni per le esigenze di manutenzione e ristrutturazione dei campi di calcio e rugby, 3 milioni al Comune di Udine per l’ammodernamento del palasport Carnera, 800mila euro per la manutenzione e l’efficientamento degli impianti natatori.
LAVORO – Verranno finanziati con 150mila euro i progetti in materia di casse edili di mutualità e assistenza.
ISTRUZIONE – Gli Its (Istituti tecnologici superiori) beneficiano di uno stanziamento di 1 milione. 630mila euro serviranno invece a garantire l’attività didattica musicale nelle scuole primarie tramite bande e cori, mentre 45mila euro serviranno all’attività formativa musicale della Fondazione Luigi Bon di Tavagnacco. Con gli emendamenti sono arrivati anche 400mila euro per l’acquisto di nuove attrezzature di laboratorio negli istituti di formazione professionale, e ulteriori 500mila euro andranno ai Comuni per l’acquisto di forniture informatiche e didattiche multimediali del sistema scolastico. L’Università di Udine riceverà 60mila euro per finanziare le attività legate alla ‘terza missione’. Contributi per 67mila euro a progetti legati al Giorno della Memoria e al Giorno del Ricordo. Sostegno anche all’Istituto Rittmeyer per non vedenti di Trieste, con 70mila euro.
FAMIGLIA – Le principali misure riguardano la Dote famiglia, che con i 5 milioni aggiuntivi per il bonus energia elettrica introdotti con un emendamento arriva a 25 milioni, l’abbattimento rette dei nidi con 30 milioni per garantirne la gratuità e delle rette per le scuole dell’infanzia non statali con 2,7 milioni, a cui si aggiungono il microcredito per la famiglia pari a 1 milione e la previdenza complementare per 500 mila euro.
SANITÀ – Aumentano, in termini generali, le dotazioni del Fondo sanitario regionale (46 milioni in più), del Sistema sanitario regionale (+63 milioni) e del sociale (+3 milioni). Ma con gli emendamenti sono state introdotte molte altre misure: 2 milioni ai gestori delle strutture per persone disabili, 1 milione per l’acquisto di veicoli a servizio delle persone fragili, 1 milione per riconvertire l’ex Macello di Gemona in un centro socio-riabilitativo per le persone disabili. L’istituto Burlo Garofolo di Trieste beneficia di tre diversi interventi (per un totale di 180mila euro), mentre 420mila euro sono destinati al nuovo magazzino di stoccaggio del Banco Alimentare a Pasian di Prato e 390mila al progetto di residenza diurna per anziani a Sedegliano. Il sostegno alle onlus delle Aziende per i servizi alla persona vale 360mila euro, mentre 600mila euro andranno alla onlus ‘Fondazione bambini e autismo’ di Pordenone. La manovra assegna poi 600mila euro ai Comuni, da destinare ai cittadini anziani e a basso reddito per il rimborso delle spese veterinarie. Contributi anche alle Asp per l’acquisto di attrezzature per giardini e parchi (250mila) e alla Fondazione Well Fare di Pordenone (90mila). Un emendamento condiviso da tutti i gruppi ha infine assegnato 100mila euro all’attività del Coordinamento delle associazioni diabetici.
ENTI LOCALI – Oltre ai trasferimenti ordinari, ai Comuni vengono riservati 11 milioni di euro nel triennio per spese legate agli investimenti. Stanziamento di 32,8 milioni nel 2023 per garantire la funzionalità degli Enti di decentramento regionali, mentre le Comunità di montagna e la Collinare beneficeranno di oltre 11 milioni per ciascuna annualità. Contributi anche a Pordenone (420mila euro nel triennio), Gorizia (270mila) e Gemona del Friuli (150mila) per le relative sedi universitarie. Una posta significativa, pari a 100 milioni, viene allocata per la concertazione con gli enti locali sulle politiche di sviluppo.
MINORANZE – Approvata una posta per 15mila euro da concedere in via straordinaria, nel 2023, alla Società filologica friulana per la manutenzione di Casa Ascoli a Gorizia, sede dell’associazione per il Friuli Orientale, nonché 10mila euro per Fogolar Furlan e Associazione triestini e goriziani di Roma, sempre annualità 2023. 210mila euro, infine, da dividere equamente nel triennio 2023-25, all’Agenzia regionale per la lingua friulana.
PATRIMONIO – Una manovra da 124 milioni nella quale rientra il contributo da 3,5 milioni assegnato al Comune di Udine per la sistemazione della caserma Osoppo.
FINANZE – Sono 5,4 milioni di euro, equamente spalmati fino al 2025, i fondi destinati per favorire l’attrazione e l’insediamento in Fvg di imprese internazionali, 269.470 mila euro serviranno a compensare le rettifiche finanziarie a chiusura del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-20, mentre 1.350.000 euro andranno alla riqualificazione e lo sviluppo del Porto Vecchio di Trieste che ospiterà i nuovi uffici regionali. 80 mila euro a sostegno delle emittenti televisive con sede legale e operativa sul territorio regionale, impegnate nel supportare la divulgazione di informazioni connesse alla specificità dei territori di confine con Slovenia e Austria. Infine, la partecipazione dell’Amministrazione regionale ai progetti a valere sui bandi del Programma di Cooperazione Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-27 godrà di 300mila euro (100mila annui fino al 2025).
Prima del voto finale, Fedriga ha ringraziato “il prezioso lavoro dell’assessore alle Finanze, Barbara Zilli, e il supporto leale della Maggioranza: i nostri risultati sono il frutto di un gioco di squadra”. Il presidente della Giunta regionale ha rimarcato in particolare – del suo mandato di governo – la valorizzazione dell’autonomia del Friuli Venezia Giulia attraverso “la rinegoziazione dei patti finanziari con lo Stato: nel 2018 dovevamo dare più di 800 milioni, oggi abbiamo dimezzato quel contributo. E se non ci sono le risorse, hanno poco senso anche le competenze”. “Nell’arco del mandato – ha sottolineato ancora il governatore – abbiamo ottenuto anche la competenza sui tributi locali, un altro prezioso tassello per la nostra autonomia”.
Fedriga si è inoltre detto orgoglioso “del grande lavoro sugli investimenti, con una visione di prospettiva. Lo stesso vale per la sanità, dove molti passaggi hanno bisogno di tempo. Intanto però il settore ha a disposizione 118 milioni in più, e lo stesso vale per l’ambiente che non è affatto una cenerentola”. A questo proposito, il presidente ha invitato “a non ideologizzare la transizione energetica” e a puntare “sull’autosufficienza delle democrazie occidentali nell’approvvigionamento energetico”, prima di soffermarsi “sui numeri positivi del turismo, che ci hanno fatto recuperare i livelli del pre-pandemia” e sulla “politica molto forte a sostegno della famiglia”.
Molto critica invece la valutazione delle Opposizioni. “Il nostro giudizio politico è totalmente negativo – ha osservato Roberto Cosolini, relatore di minoranza per il Pd -. In questi anni abbiamo presentato centinaia di emendamenti e quasi tutti sono stati respinti, ma poi spesso la Giunta ha ripreso le nostre idee, perdendo però tempo prezioso in molti settori”. Ancora più drastico Cristian Sergo: “A questa manovra come voto darei zero, lo stesso numero di emendamenti che ci avete approvato – ha detto il relatore del M5S – , eppure erano proposte di buon senso e non ideologiche”.
“Il parere assolutamente negativo – ha detto Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) – riguarda tutti i 5 anni, non solo questo bilancio. Temo che questo mandato non lascerà traccia”. “Vediamo più ombre che luci – gli ha fatto eco Tiziano Centis (Cittadini) – e molte criticità, specie nel settore della sanità”. Mentre Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l’Autonomia, è convinto che “la grande mole di risorse non sia stata utilizzata nel modo giusto. E se si sbagliano gli investimenti in periodi di vacche grasse gli impatti negativi non si vedono subito, ma arrivano nel lungo periodo”.
Tutt’altra musica risuona nell’orchestra del Centrodestra. “Avremo anche fatto errori, ma in cinque anni abbiamo dato tantissime risposte ai cittadini”, ha detto il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, sottolineando “la coesione dei gruppi di Maggioranza”. Concetto caro anche a Claudio Giacomelli, capogruppo di Fratelli d’Italia: “Siamo rimasti uniti per cinque anni su ogni singolo voto. E mi stupisco quando sento parlare di Giunta fortunata, quasi che Vaia, pandemia e guerra fossero sinonimo di buona sorte”.
“Il Centrodestra fa, la sinistra perde e spiega: il nostro cambio di passo è stato quasi impietoso rispetto al passato”, ha sintetizzato Franco Mattiussi, relatore di maggioranza per Forza Italia. Mentre Mauro Di Bert, capogruppo di Progetto Fvg/Ar, ha palato di “cinque anni bellissimi” e di una manovra finanziaria “ricca, attenta al contingente ma anche alle prospettive”.
Anche l’assessore Zilli è intervenuta per ringraziare “la professionalità degli Uffici”, sottolineando “lo spirito di servizio con cui tutti hanno operato per servire al meglio la nostra Regione” e ringraziando anche i consiglieri di Opposizione. Un “grazie” a Ufficio di presidenza, Conferenza dei capigruppo, Giunta e gruppi consiliari è giunto anche dal presidente dell’Aula, Piero Mauro Zanin.
Prima del voto finale erano stati accolti 42 ordini del giorno, 10 dei quali riformulati su richiesta del governatore, mentre i consiglieri hanno bocciato a maggioranza altre 11 mozioni che non avevano superato il vaglio della Giunta.
[c.s.]