PALERMO – Nell’estate delle stragi Falcone e Borsellino, il Dipartimento di Stato americano non si stupì per l’elezione del “cattolico intransigente” Oscar Luigi Scalfaro alla presidenza della Repubblica: “Le ultime speranze di Andreotti – commentavano gli analisti – sono svanite con l‘assassinio di Falcone, per via dei rapporti che il capo del governo intrattiene con figure sospettate di essere in odore di mafia”.
