“Abbiamo perso i contatti con le 47 persone e siamo molto preoccupati! La cosiddetta guardia costiera libica ci ha detto che le autorità italiane avrebbero coordinato i soccorsi ma non danno alcuna informazione. Le persone devono essere salvate e portate in salvo in Europa ora”. Lo scrive nella notte Alarm Phone, ong creata da una rete di attivisti per allertare i soccorsi in mare, a proposito dell’imbarcazione alla deriva da ieri tra le onde nel Mediterraneo centrale.
Still no rescue? We have lost contact to the 47 people over 2h ago & we are very worried! The so-called Libyan coastguard told us that Italian authorities would coordinate the rescue but they aren’t giving any info. The people need to be rescued & brought to safety in Europe now!
— Alarm Phone (@alarm_phone) March 11, 2023
L’allarme e il respingimento
Il barcone era stato segnalato dalla Ong Sea Watch, con il suo aereo Sea-bird. A un mercantile di passaggio è stato richiesto dalla sala operativa dell’Imrcc Roma (il Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo) di rimanere in zona a monitorare il gommone. In serata però la stessa ong ha diffuso un comunicato allarmante: “ll tempo sta per scadere, la barca va alla deriva tra le onde alte. Il mercantile non è attrezzato per i soccorsi ed è stato ordinato dalle autorità italiane di attendere la Guardia costiera libica, ma non vengono. Dopo aver chiamato il centro di soccorso libico, hanno confermato che non avrebbero inviato una nave. Quando raggiungiamo di nuovo il centro nazionale di coordinamento di soccorso italiano con la domanda su chi assumerà il coordinamento e la responsabilità delle persone, l’ufficiale responsabile riattacca”.
Persi i contatti
Ci sono state numerose segnalazioni da Alarm Phone e Sea Watch fino a questa mattina, quando dalle ong è arrivato l’allarme dopo aver perso i contatti con il gommone.